Dialetto Bergamasco by Giuliano Todeschini
Se volete vivere a lungo non c’è che da seguire questo proverbio dialettale:
I proèrbe di nòs vècc: quando l’ piöv a mè ‘n dà a tècc, lèa sö prèst a la matìna,
ü bicer de ì frèsch de cantìna e te scaàlchèt l’otantìna.
(I proverbi dei nostri vecchi : quando piove si va sotto i tetti, alzarsi presto alla mattina, un bicchiere di vino fresco di cantina e scavalchi l’ottantina).
La cura sembrerebbe efficace, ma non illudetevi:
“gna töcc i proèrbe i và decorde” (neanche tutti i proverbi vanno d’accordo).
L’insinuazione del dubbio sulla non assoluta infallibilità dei proverbi, viene proprio dagli stessi enunciati che, qualche volta, entrano in rotta di collisione.
E come potrebbero viaggiare in sintonia se è lo stesso proverbio a sostenere che abbiamo un parere a testa:
“Tace cò, tace crape! Tace cüi, dope ciàpe!”
(tante teste, tanti modi di pensare, tanti deretani, doppie chiappe).
Nonostante ciò, tuttavia, si possono avere pareri diversi, l’importante è non mancare di rispetto a chi proviene da altri paesi e da altre tradizioni.
“In ogni paìs gh’è la sò üsansa e chi la schèrsa non l’ gà crèansa”
(in ogni paese c’è la sua usanza, e chi la scherza non ha educazione).
Per concludere bisogna mettere in conto che, quando spesso ci ergiamo a giudici, dobbiamo metterci nei panni dell’altro:
“Se te ö giudicà bé, mètèt sèmpèr in di sò pé “
(se vuoi giudicare bene, mettiti sempre nei piedi dell’altro- nei suoi panni).
Giuliano Todeschini