La bella stagione dal punto di vista meteorologico che stiamo vivendo mi ha suggerito una curiosa divagazione nell’ambito dei detti dialettali che chiamerei: “ü gìr in dè l’ort” (un giro nell’orto).
Un tempo l’orto, piccolo o grande che fosse, non mancava mai in ogni famiglia e giustamente il proverbio dice “Chi g’à l’ort de pröf a la cà, a l’è ü sciòr e no ‘lo sà” (chi ha l’orto vicino a casa è ricco ma non lo sa). Quando il benessere era meno diffuso vi erano molti più orti che erano ricchi e variegati, nei quali figuravano, ben allineati, una quantità di verdure che andavano ad imbandire, con la loro genuinità, la parca mensa della gente semplice.
Immaginiamo di fare un giro proprio nell’orto che nel periodo estivo ci fornisce i suoi prodotti migliori partendo dalle insalate: “i grasèi” (valeriana, detta anche soncino), poi “i redécc de tèà sö bèi fì fì e po’ cunsà magare con d’öna gratàda de furmài o còi sìgole” (il radicchio da tagliare fine fine e condire magari con un po’ di formaggio grattugiato o con le cipolle), buonissima e croccante anche “l’insalata dè giàass chè la fa ‘l gabùss” (l’insalata detta regina dei ghiacci che fa il cappuccio). In ogni orto non mancano di certo “i coste o erbe bianche” (le erbette) con le quali, tra l’altro, si preparavano i “capù” ed anche “i èrss” (i cavoli), con i quali, nel periodo invernale si cucinavano “i custìne dè purcèl co i érss” (le braciole di maiale con le verze). Gli odori dell’orto, rappresentati soprattutto da “la ‘nsalvia, l’usmanì e ol basilico” (la salvia, il rosmarino e il basilico) fanno, con il loro profumo, da contorno a “i sìgole, l’ài, ol pòr, ol pedersèm e ol sèlen” (cipolle, aglio, porro, prezzemolo e sedano).
Non dimentichiamo “i süchì, i sò sorèle piö grànde i söche, dopo i pom d’òr, i carotule e i raanèi (le zucchine e le loro sorelle più grandi le zucche poi i pomodori, le carote e i rapanelli). Per concludere i legumi:
“i fasöi, la ruàia, e i curnècc” (i fagioli, i piselli e i fagiolini).
Non c’è che dire è una bella varietà di sapori e profumi che stimolano l’appetito e il mangiar sano che forse dovremmo un po’ recuperare!