TIMORASSO E VINOUMANO,  PIACERE DI CONOSCERSI – Bergamo

Le degustazioni le abbiamo sempre ritenute roba tosta, in somma quel tipo di cosa abbastanza difficile. Cose non da tutti, ecco, se si può dire cosi. Grande è stata la nostra sorpresa nel provare l’interessante gioco proposto da VinoUmano e scoprire che anche noi, comuni mortali, che con il vino,  poco abbiamo a che fare, possiamo intuire delle reali caratteristiche del nettare di Bacco.

Vino umano, Bergamo

Il gioco proposto riguardava il Timorasso bianco delle colline tortonesi, tra l’altro non un qualsiasi vino. Lo abbiamo scoperto anche noi  attraverso una storia molto interessante, raccontataci dal poeta ed intenditore di vini , Alberto Scanzi. Il racconto dice che il grande Leonardo da Vinci abbia regalato proprio il Timorasso alla niente di più niente di meno che la coppia reale spagnola, nelle persone di Isabella di Castiglia e Ferdinando D’Aragona, in occasione del loro matrimonio.

Isabella di Castiglia e Ferdinando D'Aragona

Isabella di Castiglia e Ferdinando D’Aragona

Favolosa la storia, vero? E’ proprio per questo che troviamo sia meraviglioso incontrare faccia a faccia persone e situazioni totalmente diverse dove poter scoprire personalmente nuove storie da poter raccontarvi.

Patrizia Capoferri, Organizzazione VinoUmano, Bergamo

Patrizia Capoferri, Staff  VinoUmano, Bergamo

Cominciamo ad entrare nel merito della serata svoltasi il 2 agosto scorso presso la terrazza del Borgo all’interno del Parco di Sant’Agostino a Bergamo Alta.

Ottima l’affluenza e la partecipazione del pubblico interessato ed eterogeneo, instancabile e disponibile il vignaiolo che ha parlato per ore, fantastica la location nel parco.

Vino umano - Bergamo

La serata di lancio del format vinoumano e di presentazione del Timorasso ha confermato l’interesse per la divulgazione e l’approfondimento delle tematiche del vino artigianale come pure l’opportunità di farlo con leggerezza.

Soddisfatti l’agenzia bergamasca specializzata in comunicazione e marketing del vino e gli ideatori del “gioco ­degustazione” che intendono perseguire in questo tipo di approccio.

Oscar De Pasquale,Vino Umano- Bergamo

Oscar De Pasquale,Vino Umano- Bergamo

Amanti del vino, competenti o per nulla, giovani e meno giovani, turisti stranieri, produttori locali e avventori casuali, si sono succeduti nello spazio della terrazza, hanno partecipato al gioco e degustato il Timorasso dei Colli Tortonesi prodotto da Paolo Carlo Ghislandi dell’azienda agricola Cascina I Carpini di Pozzol Groppo , accolti entrambi con molto interesse sia dai degustatori che dai ristoratori del Borgo.

Patrizia Capoferri, Paolo Carlo Ghislandi

Patrizia Capoferri, Paolo Carlo Ghislandi

Il Timorasso “è un vino dalla struttura importante e forte, muscoloso e robusto” che, come spiega Ghislandi, “ha saputo sopravvivere ad un’estinzione quasi certa per la sua capacità di rimodellare la tradizione in una chiave innovativa e moderna”.

Non era dunque un vino facile da affrontare per un pubblico di non esperti ma, forse proprio per questo motivo, ha fatto centro e ha stimolato i partecipanti ad esprimersi nel gioco e ad andare a  comporre una descrizione collettiva del vino assaggiato che il vignaiolo stesso ha molto apprezzato.

Ragazzi a Vino umano, Bergamo

Per noi di Vivere Bergamo la degustazione è  stata davvero divertente, visto che dovevamo indovinare le caratteristiche umane del vino.

Camelia Jumatate, Staff Vivere Bergamo

Camelia Jumatate, Staff Vivere Bergamo

Tra le quattro caratteristiche proposte , abbiamo indovinato tre, quasi quattro , come ci ha incoraggiati Patrizia Capoferri, dello staff Vino Umano. Abbiamo scelto l’età del vino in una persona anziana, maschio, la zona di provenienza la montagna ( in realtà era collina, ma c’eravamo quasi) e la tematica che ci ispirava di più , la storia.

Marco Moro, Staff Eventi.Bergamo

Marco Moro, Staff Eventi.Bergamo

Vogliamo concludere con questa meravigliosa poesia scritta da Alberto Scanzi, dedicata al Timorasso.

Alberto Scanzi

Alberto Scanzi, poeta ed intenditore di vini

 “La tua carezza

” Accarezzo ogni giorno le tue mani

Conosco ogni tuo minimo segreto

E l’ampelografia dei baci e le carezze

A volte sei come

Un vino rosso

Che tutto rapisce

Che si avvolge sulle pareti del bicchiere

Con colori

E infinite sfumature

Che ti restano dentro

E ti riportano tutti i profumi

E il sorriso dei tuoi denti bianchi

A volte

Leggera e trasparente

Sei come un “vin de sable”

Che resuscita il rumore del mare

E tutti gli arenili del vento

Frizzante e volitiva

Con carezze e sorrisi ogni giorno

Cammini sui miei sopraccigli

E mi riporti il sapore del sale

E tutta la morbidezza delle labra

I tuoi riflessi d’autunno

Mi parlano della schiuma

Del primo vino

Che ho assaggiato sulla tua bocca

Ti bacio,

Ti assaporo, ti stringo forte le mani

Attraverso con te corridoi interminabili e cunicoli scuri

Ti cerco e ti cerco sempre

Riconosco allora le tue note minerali

Il tuo aroma di amarena

E la tua complicata struttura di baci”

 

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