Saggezza popolare

Saggezza popolare Bergamasca

Saggezza popolare bergamo

Ritorneremo a pescare nel mare si saggezza dei detti popolari per riscoprire quanto, in poche e semplici parole, viene spesso condensata l’osservazione attenta dei comportamenti umani, ma anche una certa filosofia di vita.

“A s’ fa prèst a üsas bé”- “Quando s’è stàc üsac bé, s’istanta a üsas mal”

(Si fa presto ad assuefarsi allo star bene – Quando si è abituati a star bene, si fa fatica a ritornare alle privazioni).

“Antèt caagna che ‘l manèc l’è ròt”

(Lodati cesto che il manico è rotto)

Si dice proverbialmente quando uno ha compiuto un’azione da lui stimata bella e grande, che in effetti non è poi tale, anzi è tutta al contrario.

“Chi nó gh’à antadùr, i se anta da per lùr”

(Chi non ha vantatori, si loda da sé).

Non si può negare che è assai comune usanza il credersi persona d’importanza anche senza averne i meriti e allora è risaputo che: chi si loda s’imbroda….

“Quando s’ völ, a s’ pöl”

(quando si vuole, si può)

“No basta pödì, bisogna ölì“

(Non basta potere, bisogna volere)

ma tante volte:

“Ognü i fa a sò möd”

(ognuno fa a modo suo).

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