L’ora più bella della giornata di Manuela Loglio

Vivere Bergamo Manuela Loglio

Due passi verso casa…

Quanti attimi unici hanno formato le innumerevoli ore più belle delle mie giornate!!!

Ho trascorso gran parte del mio tempo con i bambini dell’ “apoyo escolar”, il nostro dopo scuola.

In Bolivia si possono frequentare le scuole durante la mattinata oppure nel pomeriggio, mentre nel resto della giornata c’è la possibilità di un pre o doposcuola.

Questo servizio,  nella parrocchia di Condebamba dove abbiamo vissuto la nostra esperienza, è gestito da Patrizia, una missionaria italiana, da suo marito, boliviano, e da un equipe formata da insegnanti e da una psicologa boliviani.

Per i bambini che lo frequentano c’è anche un abbondante pasto caldo assicurato e, per qualcuno di loro, è  l’unico della giornata.

E’ stata per me anche una bella occasione per entrare in relazione con i bambini, con le loro famiglie, per conoscere le loro storie e per cercare di essere un punto di riferimento in situazioni particolari.

Quante storie dolorose, tristi, incredibili… altre invece normali, serene, belle. Quante volte da innocenti giochi sono nati racconti di episodi vissuti molto dolorosi, che entrano a far parte della loro quotidianità, della loro normalità familiare, ma che tanto normali poi non sono…

Durante le ore del doposcuola, ho affiancato i bambini durante i compiti, ho aiutato nella realizzazione di feste tradizionali, mi sono trasformata in una  insegnante d’inglese, ma soprattutto ho accompagnato…

Il mio ruolo in questo anno non è stato quello di diventare una docente, non ne avrei la formazione e nemmeno le capacità, ma di essere accanto a loro, di muovere i primi passi nel loro mondo, nella loro cultura e nella vita di ogni giorno. Al termine delle ore di doposcuola ricordo con affetto i tragitti verso casa che facevo insieme ai bambini. Tragitti brevi, tragitti lunghi, impervi, pericolosi…

Rappresentava per me il non volermi fermare solo alla dimensione scolastica dell’apprendimento ma cercare quel qualcosa in più. Spesso i bambini da accompagnare mi venivano indicati dalle insegnanti o da Padre Sergio, altre volte erano richieste che venivano dai bambini.

Strade polverose o strade trafficate da attraversare, verso case, secondo la nostra concezione, poco curate, ancora da finire, che davano l’idea della provvisorietà.

Ho conosciuto la storia di quattro fratelli, due maschi e due femmine, orfani di madre, con un padre che, si presume a causa della perdita della moglie, aveva il brutto vizio dell’alcool, pur continuando ad essere per i suoi figli un importante punto di riferimento. Abitavano distanti dalla Parrocchia e questo per loro, soprattutto per i più piccoli, era davvero un problema, accanto al fatto che, l’assenza della madre e la presenza negativa nel padre non li aiutava sicuramente in una crescita “normale”.

Abbiamo fatto e pensato davvero di tutto per poterli coinvolgere nel doposcuola e nelle attività, per far sì che vivessero in modo giusto la loro età, che non prendessero vie sbagliate, che non cedessero all’idea che un lavoro in giovanissima età (8 anni) avrebbe risolto i loro problemi, che non pensassero che la scuola era solo tempo e soldi persi…

Era bello accompagnarli a casa, percorrere con loro quel lungo tragitto, far sentire loro una presenza amica, oltretutto femminile, “adulta”.

Per un attimo abbiamo pensato di avercela fatta, poi dopo alcuni giorni di assenza dal doposcuola e dalla scuola abbiamo scoperto che il più “grande” dei maschi aveva iniziato a lavorare in una “tienda”, il classico negozietto del “barrio”, il quartiere.

Abbiamo tentato di parlare col padre, con le sorelle più grandi, poi abbiamo dovuto lasciare andare le nostre aspettative e i nostri obiettivi.

Una piccola sconfitta o semplicemente la consapevolezza che possiamo essere presenze che accompagnano, che tengono la mano, che camminano su strade polverose ma che non si sostituiscono a madri, padri o figli e al valore che essi hanno anche in situazioni a volte tristi e dolorose.

Grandi storie di piccoli uomini e donne che mi hanno permesso questo, un dono prezioso che ho ricevuto ad ogni passo fatto insieme..

A presto! Manu

 

 

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