L’esplorazione di Marte è stata una parte importante delle missioni di esplorazione spaziale dell’Unione Sovietica, degli Stati Uniti, dell’Europa e del Giappone. Dagli anni sessanta sono state inviate verso Marte dozzine di sonde automatiche senza equipaggio, che includevano orbiter, lander e rover, per raccogliere dati e rispondere a domande sul pianeta rosso e il suo passato, che potrebbero portare a scoperte ulteriori per il passato, presente e futuro della Terra.
L’esplorazione di Marte ha raggiunto costi finanziari considerevoli con un ammontare di missioni fallite di circa due terzi delle missioni totali. Questo alto tasso di fallimenti può essere imputato al grande numero di fattori che possono influire negativamente sulla riuscita della missione, anche se alcune perdite di comunicazioni o fallimenti dovuti a cause non evidenti hanno portato alcuni ricercatori a parlare, scherzosamente, di un Grande Ghoul Galattico la cui dieta consisterebbe di sonde marziane. Questo fenomeno è largamente conosciuto come la Maledizione di Marte.
Mars 2
Il motore dell’orbiter effettuò una accensione per inserire la sonda in un’orbita di 1380 x 24940 km con periodo di 18 ore attorno a Marte con una inclinazione di 48,9°. Gli strumenti scientifici vennero attivati in prossimità del periasse.
Il modulo di discesa di Mars 2 si separò dall’orbiter il 27 novembre 1971 circa 4,5 ore prima di raggiungere Marte. Dopo l’ingresso nell’atmosfera ad una velocità di circa 6 km/s, il sistema di discesa del modulo ebbe un malfunzionamento, forse a causa dell’angolo di ingresso troppo ripido. La sequenza di discesa non venne compiuta come previsto e il paracadute non si aprì. Il lander si schiantò sulla superficie alle coordinate 4°N 47°W. Mars 2 fu il primo artefatto umano a raggiungere Marte.